Testamento spirituale di Federico Pezzullo

“In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum”.
Mentre rendo a Te, o Signore, vovissime grazie per gli innumerevoli benefici di cui mi hai colmeto, soprattutto per avermi elevato alla sublime dignità del Sacerdozio e dell'Episcopato, mi affido alla Tua infinita Misericordia, per ottenete la remissione completa delle tante mie colpe, negligenze e deficienze, commesse nell'adempimento dei miei doveri sacerdotali e pastorali.

In Corde Jesu mori cupio! - Protesto fermamente di voler morire nella fede, che ho sempre professata fin dall'infanzia, e nel più devoto attaccamento alla Chiesa Cattolica e al Vicario di Cristo. Voglia Gesù accoglermi nella ferita del Suo Divin Cuore, sì che “in pacem in idipsum dormiam et requiescam”; a Lui presento la mia umile supplica, per la mediazione della Vergine e dei miei Santi Protettori, specialmente di S. Giuseppe, di S. Pietro Pappacarbone, di S. Sosio, di S. Teresina, di S. Pio X e del ven. Domenico Lentini.

Chiedo sinceramente perdono ai miei carissimi sacerdoti ed alle anime tutte, affidate alle mie cure, per qualsiasi offesa, peraltro involontaria, abbia potuto arrecare ad alcuno, durante la mia vita, particolarmente durante il mio governo episcopale.

Ho sempre amato la Diocesi, che il Santo Padre Pio XI di degnò di affidarmi, nel gennaio 1937, e non ho voluto lasciarla...: “Deus est mihi testis”.

Continuerò ad amarla anche dopo la morte, ricordandola presso il trono di Dio, per implorarle la più florida vitalità religioisa ed il più prospero benessere civile.

Non fiori né elogi, né funerali fastosi desidero, ma molte preghiere, numerose Comunioni, abbondanti suffragi, che valgano ad affrettarmi il possesso della felicità eterna.

benedico cordialmente tutte le persone, cui mi legano vincoli di parentela, di affinità spirituale, di amicizia, nonché tutti i miei concittadini frattesi

In modo particolare, benedico le mie carissime sorelle, Teresa ed Angelina, e tutti i miei nipoti, con le rispettive famiglie.

Una speciale benedizione a tutti i miei figli spirituale, Sacerdoti, Religiosi, Chierici, Suore, militanti nelle file dell'Azione Cattolica ed in pie Associazioni, ai fedeli tutti della Diocesi, nella speranza di rivederli in cielo.

Policastro, 17 III 1966

Federico Pezzullo
Vescovo di Policastro

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